Resoconto di Viaggio
 

1° Giorno (9/4/2006 - Domenica) - Amman

Si vota e poi si parte. Si arriva a Malpensa con largo anticipo e così si decide di andare a mangiare in un ristorante del novarese, ottimo pasto. In perfetto orario partenza con la Royal Jordan per Amman. Cena alle 16.45 sull'aereo, aaargh! All'arrivo ci rapinano con un cambio osceno per il pagamento del visto che, al contrario di quello che dicono le guide, deve essere pagato in valuta locale e non in dollari. Poi trasferimento in albergo e altra cena a buffet. Incontriamo gli altri del gruppo, sono solo in due e sono anche loro di Bologna.

2° Giorno (Lunedì) - I Castelli del Deserto, Amman

Muezzin mattiniero che ci da la sveglia. Colazione e alle 8.30 si parte con Madhi, l'ottima guida locale che parla un ottimo italiano. Visita ai castelli in mezzo al deserto: il caravanserraglio di Qasr al-Kharana, la goduriosità delle terme di Qasr Amra, il basalto nero di Qasr al-Azrak (quello di Lawrence d'Arabia). E qui si stacca la suola dello scarponcino da deserto. I lacci e roba reperita sul luogo mi hanno consentito di continuare. Pranzo ad Amman molto buono e ricco, non il solito buffet. Poi visita della città bianca, del suo museo archeologico, dell'anfiteatro romano e odeion, dei musei del folklore. Serata tremenda incollati alla TV per seguire i risultati elettorali...

3° Giorno (Martedì) - Jerash, Ajlun, Gadara

E si riparte, ancora macchina... e tanti km... Gadara, un po' deludente, tranne per la posizione, e il castello di Ajlun (del Saladino). Buffet a Jerash, seguito da visita. Bella, Gerasa, proprio bella. E tra scossoni micidiali e le nenie di Mahdi (bravo, colto, preparato, persino tollerante ma un po' soporifero) si ritorna ad Amman. Si fa un giretto di un'ora a piedi per vedere la strada commerciale più vicina all'albergo. Vetrine micidiali, non c'è nulla di guardabile!

4° Giorno (Mercoledì) - Madaba, Monte Nebo, Kerak, Petra

Si lascia Amman e si va a Madaba, alla chiesa ortodossa di San Giorgio, con la Mappa della Terra Santa in mosaico del 6° secolo. Notevole. Unti dal Signore, andiamo al Monte Nebo. La chiesa in cima al monte conserva mosaici molto carini. Scossoni vari in mezzo al Wadi Musa ci portono a Karak, dove si pranza e poi si visita il castello dei Crociati. Sempre più unti si arriva sulle 18 a Petra. All'albergo ci congiungiamo con Franco e Francesca (turisti fai da te) più entusiastici che mai. Prima di cena tentiamo di sfruttare la magnifica piscina, ma la temperatura dell'acqua a 18° ci fa desistere.

5° Giorno (Giovedì) - Petra

Finalmente Petra. Mahdi l'adora, ci ha preparato misticamente a questo incontro. E noi ci siamo arrivati pronti. I colori del Sik e le facciate dei templi sono indimenticabili. Dalle 9.30 alle 18 ce la siamo fatta (quasi) tutta. L'esperienza degli 800 scalini (più lunghi pezzi di "montagna") per arrivare al monastero viene gratificata dal triclinium e dal panorama. Il ritorno è stato quasi drammatico per via della stanchezza.

6° Giorno (Venerdì) - Beida, Wadi Rum, Diseh

Con calma si va alla Piccola Petra. Il sito è piccolo e semplice, ma non dimenticherò le folate di vento fin dentro le orecchie. Poi si va al Wadi Rum di Lawrence d'Arabia. Su un pick-up come fuoristrada ci portono a vedere iscrizioni rupestri e graffiti in un piccolo sik attorniato da sabbie dai colori meravigliosi. Poi l'incontro con Borzatti, studioso italiano (in origine geologo) che, studiando le rocce del luogo, ha individuato segni e tracce che rivoluzionano la teoria dell'evoluzione del linguaggio, grazie agli ideogrammi tamudici. Saremmo stati ore ad ascoltare questo eccezionale personaggio, ma dopo neanche due ore Mahdi ci ha portato via per essere in albergo alle 17. Davvero un "essere" interessantissimo e brillante. Un tuffo nell'acqua gelida e un po' di sole ed eccoci pronti alla cena. Non abbiamo optato per il bagno turco (haman) per pigrizia

7° Giorno (Sabato) - Mar Morto, Amman

Lasciamo Petra e andiamo verso nord. Il paesaggio è sempre bellissimo. Deserto di roccia, di sabbia dura e piccoli wadi. Si comincia a scendere verso la depressione. L'idea fa impressione (-400 m.l.m), ma non si fa certo fatica a respirare. Il caldo è tropicale. La spiaggetta sul Mar Morto dove facciamo il bagno è una brutta cosa... l'acqua è verde-nera, il fondo è melmoso e quasi tutte le donne si applicano il fango (pece???) sulla pelle. Io penso solo alla sporcizia... e dopo le spesucce di prammatica siamo all'epilogo. Di nuovo ad Amman, che ora mi sembra più brutta che all'arrivo. Mi dispiace lasciare questo paese. Mahdi ha fatto di tutto per cercare di farcelo amare e credo ci sia in buona parte riuscito. Raramente ho visto un paesaggio così interessante, sempre, pur nelle mille variazioni di deserto secco, vivo, a canyon, a collinette ecc. Gerosa e Petra rimangono nella memoria, certo, ma comincio a capire l'interesse di Borzatti per il deserto e per la sua gente, i beduini. Un paesaggio tropicale ti stufa subito, è sempre uguale a se stesso. Questo qui, no.

8° Giorno (Domenica)

E si parte... salutati dal sempre sorridente Vittoriano (Vitaliano??), il responsabile per la Turisanda in loco. Viaggio tranquillo con filmino sull'aereo. Poi a Bologna con il mio driver preferito. Un caffè (il primo espresso, l'unico altro caffè ce lo ha offerto Marzia, la collaboratrice di Borzatti, con la Bialetti). Strana senzazione, essere in Italia.

Oria Zanzi

Su

Home Su