L'EREMO DI MONTESIEPI
E L'ABBAZIA DI SAN GALGANO IN VALDIMERSE
L'Eremo di Montesiepi e gli imponenti ruderi dell'Abbazia di San Galgano
in Valdimerse, costituiscono senz'altro il più importante complesso religioso-monumentale
del territorio del Comune di Chiusdino e più in generale dell'intiero territorio senese,
ed uno dei più rilevanti esempi dell'architettura romanica e gotico-cistercense in
Italia.
Sapientemente conservato l'Eremo di Montesiepi sovrasta lo
scheletro dell'Abbazia: un angolo di terra solitaria e silenziosa, affascinante e
raccolta. L'Eremo sorge sulla sommità di una collinetta folta di querci, quella
dove il giovane cavaliere di Chiusdino Galgano di Guidotto si ritirò a vita
eremitica nel dicembre del 1180 e dove morì I'anno successivo. L'Eremo risulta essere
stato completato nel 1185, anno della canonizzazione di San Galgano ad opera del Pontefice
Lucio III. Esso fu concepito come un "mausoleo" perché custodisse la tomba del
Santo e fosse preziosa custodia alla roccia con Ia spada. Nella cappella è infatti la
spada di San Galgano, testimone ad un tempo muta ed eIoquente della conversione del
giovane chiusdinese. L'Eremo di Montesiepi ci presenta una cappella a pianta centrale,
rotonda, interrotta soltanto da una piccala abside. La cappella è sormontata da un'ardita
cupola semisferica che, formata da anelli concentrici, crea I'illusione dell'infinito.
Degni di nota sono anche gli affreschi di Ambrogio Lorenzetti, ammirabili nel
piccolo oratorio adiacente alla Rotonda.
Durante l'ultimo decennio deI XII secolo ed i primi anni del secolo
successivo, la comunità monastica che si era costituita intorno al cavaliere-eremita e
che aveva aderito alI'Ordine Cistercense, si era accresciuta tanto che si trovò nella
circostanza di trasferire la propria sede in un nuovo e più ampio cenobio, dall'alto
della collina fu necessario scendere nel pianoro sottostante.
GIi imponenti lavori, iniziati neI 1218, terminarono nel 1288. Come
già ricordato l'Abbazia di San Galgano in Valdimerse costituisce uno de li
esempi più interessanti dello stile gotico-cistercense ed una delle più importanti porte
che consentirono all'arte gotica il suo ingresso in Italia.
L'Abbazia conobbe un inaspettato splendore durante i secoli XIII e XIV
ma, a partire dal secoIo XV, lentamente ed inesorabilmente decadde. La decadenza culminò
nel 1781 col crollo delle volte della copertura della chiesa abbaziale, nel 1786 con la
rovina del campanile, nel 1789 con la sentenza ecclesiastica di profanazione.
Il complesso abbaziale è costituito dalla celebre chiesa "senza
tetto" e da un poderoso edificio che si sviluppa lungo il braccio destro del
transetto e che costituisce quanto resta dell'Abbazia. In questo edificio avevano sede la
sacrestia, l'archivio, la sala capitolare, il parlatorio e lo scriptorium e, aI piano
superiore, il dormitorio e la cappella. Sul lato destro della chiesa abbaziale si
estendeva il chiostro, completamente scomparso.
Per la sua rande importanza storica ed artistica, l'Abbazia di San
Galgano meritava ben altra sorte che quella riservatale dal tempo, favorito dall'incuria
degli uomini. La grandiosa maestà dei ruderi della monumentale Abbazia; il silenzio
solenne in cui i giganteschi avanzi sono lasciati a loro stessi; la spada nella roccia
sanno meravigliare il visitatore, parlare al suo animo, suscitare nel suo cuore un'intima
commozione e nel suo intelletto immagini fantasiose...