1° Giorno (23/12/2001): Bologna - Parigi
E si va... compagni di viaggio inizialmente di buon umore,
ma a Parigi hanno incominciato a scazzarsi. Memorabile la scena all'Hippo. A
parte tutto (soprattutto il freddo cane...) gli Champs Elysees sono molto
belli, addobbati per Natale.
"Parigi val bene una messa, sopratutto se il Nano Eburneo ti accompagna sui
viali illuminati di Natale."
2° Giorno: Parigi - Miami - Negril
Al freddo e al gelo... quante navette e metrò e RER abbiamo
preso tra ieri e oggi? Comunque eccoci sull'aereo dell'AA, partito in
ritardo per ulteriori ispezioni ai bagagli. Altra scena alla dogana
francese: avevo dimenticato le forbicine del kit da cucito dentro il
bagaglio a mano e hanno perquisito tutto, tranne il b..o del c..o, prima di
trovarle Hi Hi Hi. Fatto sta che, tra ritardi, valige da riprendere, gente
che ha scordato i bagagli ecc., siamo riusciti lo stesso ad arrivare, con il
dulcis in fundo di un trasferimento in pulmino su di un'orrida strada.
Memorabile la scena di Franco col braccialettino di plastica dell'hotel.
3° Giorno: Negril
Notte tranquilla. Telefonate varie per far sapere che
eravamo vivi e poi a colazione. Alla reception stavano per farci pagare l'All
Inclusive solo per uno, ma la femmina ha chiesto conforma che fosse per due
invece che per uno. Oplà! Flagellatemi!!! Scampata l'eventualità che il
maschio mi strozzasse sul posto (440 $ persi), ci siamo recati sulla
spiaggia. Strettina, ma l'acqua è di un bel colore. Bagnetto, passeggiatina,
compagni tranquilli, pranzetto giusto, dormitina, spiaggia, passeggiatina,
bagnetto, bel tramonto... Dei signorini. Cenetta al gemello Merrils II con i
compagni che hanno avuto la fortuna di farla franca e di non pagare...
4° Giorno
Giornata di tutto riposo (perchè quella di ieri...?).
Contatti con il diving center. Snorkelatina nel nulla. Musica a volume
spaventoso dalle 11 fino alle 21 (complice un bello scroscio). Oggi è giorno
di festa, perciò la spiaggia era piena di locali buffi, estrosi, tra rasta e
l'hippop, bimbi, vecchie e quant'altro. Strana commistione tra bianchi e
neri. La notte si stava prospettando da incubo per via della musica raggae
sparata a volume stratosferico in un baretto accanto all'hotel, quando alle
9 è cominciato a piovere; come in un bel sogno hanno spento tutto...
meraviglioso.....
5° Giorno
Prima immersione del Pago: credo abbia passato più tempo sul
pulmino che in acqua. Il mare era piuttosto agitato e l'immersione è stata
fatta da riva altrove. Unico italiano, purino. Niente di eccezionale da
quello che ho capito. Giornata tranquilla: bagnetto nel mare con le ondone,
riposino niente (il Pago è arrivato dopo le 3 e aveva fame). Cena qui da noi
mentre diluviava.
6° Giorno
Mare più tranquillo. Grande passeggiata verso la punta nord.
Cena al Merrils II e poi giro per la spiaggia. Il fumo che si respira sulla
spiaggia ci dà seri problemi di deambulazione. Il pigolo ha
avuto delle semi-allucinazioni, si sentiva tutto gommoso, mentre a me
sembrava di avere una cresta, sulla nuca, di lame di piombo, che si
muovevano come gli aculei dell'istrice, pesantissimi però.
7° Giorno
Altra immersione del pigolo, mare più tranquillo. Come è
stata la giornata? Tranquilla. Telefonata alla mater (sgarrato di un
secondo...) e passeggiata lungo la strada fino al centro commerciale.
Cartoline, rum, cartine. Cena al Merrils II con Franco che ha voluto fare il
grande offrendoci un whiskey cream non compreso nell'A.I. e trovandosi
perciò il conto del liquore e anche quello della cena (sperava di farla
franca anche stavolta). Ci rideva il b.d.c.
8° Giorno
Come sta andando il tutto? Tranquillo. Stamattina il bagno
in mare è stato una favola, indimenticabile (mentre il pigolo era chissà
dove ad immergersi). Pomeriggio e serata regolari; non c'è stato neanche il
temuto casino dei giorni di festa.
9° Giorno: 31/12/2001 Ultimo dell'anno
Snorkeling mattutino alla barriera; la barriera è proprio
bruttina, giusto con delle gorgonie violacee niente male e dei ciuffoni
voluttuosi che si muovono con la corrente come piume di struzzo. Un pesce
nuovo, tipo unicorno ma col corno sottilissimo che nuota a fior d'acqua.
Festeggiamenti di tutti gli italiani alle 6 del pomeriggio (le 24 in
Italia). Con stratagemmi vari siamo riusciti a tenere in fresco lo
champagne. Cena al Merrils II con altri ragazzi al tavolo: vino, aragostine,
poi rum, poi champagne. A mezzanotte i fuochi artificiali e tanto fumo.
Danzato tantissimo con la musica dal vivo di un complesso reggae non male.
Festeggiato il buon anno.
10° Giorno
Buon anno, amore mio! Non so come, ma siamo sopravvissuti al
mischione ingurgitato ieri sera. Siamo tornati a fare snorkeling nel posto
di ieri e poi vicino ad un'isoletta. Niente di che, giusto un cannone
incrostato. I compagni di viaggio ormai mangiano sempre qua di sera dato che
è l'unico posto che fornisce cibo buonino a prezzi convenienti. Forniti di
una nuova batteria di becchi di zanzarini ci apprestiamo a guardare il
tramonto, farci la doccia, rilassarsi un po', cenare e sopportare il puzzo
del sigaro di Franco e del rumore della musica a tutto volume sulla
spiaggia.
11° Giorno
Altra immersione del pigolo. Giornata tranquilla. L'acqua è
deliziosa, appena frescolina quando si entra, poi non si uscirebbe più.
Trasparentissima, liscia come l'olio, verde chiara, ma verde goduria.
Peccato per la mancanza totale di pesciolini, perchè ci starebbero bene,
sarebbero visibilissimi senza dover andare sott'acqua. I Franchini hanno
affittato un motorino e stanno scorazzando nei paraggi. Serata normale, ma
con ospiti quelli del Merrils II, con tanti tavoli in più sulla spiaggia, il
buffet pure sulla spiaggia, introdotto da un arco trionfale fatto di palme.
E poi a guardare il mare tra volute di fumo.
12° Giorno
Ultima immersione, forse, del pigolo. Giornata....
tranquilla....... Il menù è sempre un po' monotono, ma a detta dei Franchini
resta il migliore di Negril. Se domani è bello prendiamo un motorino e
andiamo alle cascate qui vicino per dire di aver visto almeno una cosa della
Giamaica. Invece si mette a piovere nel pomeriggio. Decidiamo di andare al
centro commerciale a prendere souvenirs; al ritorno piove e ci facciamo la
strada sotto l'acquazzone. Dopo cena ci guardiamo il micione "Spazzolone"
(così chiamato per la splendida coda) fare gli agguati al nulla...
13° Giorno
Mattino orribilino. Non si va, ma aspetta aspetta e un po'
di sole arriva (per modo di dire...). Bagno dei due sirenetti. Ormai di
italiani della vecchia guardia siamo rimasti solo noi. Oggi mi sono mangiata
il capretto al curry solo per sentire i commenti di Franco... Il pigolo paga
il sub. L'aria rinfresca un poco. Mi conto i becchi feroci e prurigginosi su
una sola gamba: 38. Faccio un po' di conti e tiro le somme: i becchi sul
corpo saranno almeno 90. Ultima cena e ultime cazzate di Franco: "i tramonti
ai caraibi sono banali".
14° Giorno: Montego Bay - New York - Parigi - Bologna
Quel gran culone di Franco è riuscito a non pagare 2 cene e
tutte le colazioni. Noi non abbiamo pagato il transfer dell'andata e una
colazione. Dopo un bagno nell'acqua super ondosa si parte: il taxista cerca
di spiaccicarsi contro altre macchine per almeno una dozzina di volte.
All'aeroporto inizia la tribolazione: file su file, controlli su controlli,
perquisizioni su perquisizioni. Ogni passo è controllato, ogni bagaglio è
ispezionato. Sempre noi, però; i compagni, mai. Cominciamo ad odiare
l'American Airlines e di conseguenza ... omissis (dopo l'11 settembre non si
può più scrivere cosa si pensa degli americani!!). Ispezionano persino le
scarpe di Andrea, la pigola si arrabbia con un militare nero con il mitra.
In volo ci chiedono di pagare anche la birra. Le hostess hanno in media 50
anni; stanno raschiando il fondo all'American Airlines. Ci fanno pure
scendere a New York quando stavamo per decollare per ispezionare l'aereo per
l'ennesima volta. La gente comincia ad impazzire. ...Omissis... Tra cambi di
gates all'ultimo minuto, ispezioni quasi corporali e costi allucinanti di
bottigliette d'acqua, snacks orribili e nauseanti sugli aerei (memorabile il
mega-pesce fritto e puzzolente spiluccato dall'enorme omone nero vicino a me
sul Montego Bay - New York), cinni strillanti, super-scosse per turbolenze
sull'oceano e attacchi (miei) di piangolina, siamo incredibilmente riusciti
a prendere il Parigi - Bologna dopo l'ennesima attesa nell'ennesimo
aeroporto. Ritorno a pelo.
Conclusioni:
Peccato: siamo stati proprio bene senza TV, senza radio,
senza giornali, senza macchina. Sabbia tra le dita dei piedi, acquetta
deliziosa, pasti semplici, ma buoni, poche cose da fare e tanto tempo per
poterle fare. Ritmi davvero tropicali. Persino la musica era gradevole, là.
Mi viene da ciondolare, vorrei poter ciondolare e passeggiare sul
bagnasciuga.
Oria Zanzi
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